Dal 19 luglio in libreria Le bellissime di Giuseppe Marotta, una composizioni di voci e sguardi su tre femme fatale dell’immaginario collettivo: Marylin Monroe, Brigitte Bardot e Sophia Loren.
Nel 1959 Giuseppe Marotta, fingendo di andare in giro tra la gente a raccogliere pareri e interviste sulle tre bellissime che hanno fatto la storia del cinema e del Novecento, ne tratteggiò vizi e virtù con la sua penna ironica e il suo sguardo trasversale. Apparsi per la prima volta su L’Europeo, i ritratti furono pubblicati nel 2004 dall’editore Avagliano.
Polidoro Editore riporta in libreria Le bellissime nell’ambito del Progetto Marotta, che vede dal 2020 la riscoperta di un grande autore per troppo tempo dimenticato.
Sappiate, incidentalmente, che si tratta di incontri e discorsi inventati, apocrifi. Mi auguro che ciò non vi deluda: in questa orgia di “cose”, di “verità”, di “fatti” usuali e goffi che trottano trottano senza percorrere un millimetro, le vie dell’immaginazione sono le uniche, forse, che ci sospingano in qualche punto.
Giuseppe Marotta (Napoli, 5 aprile 1902 – 10 ottobre 1963). Da giornalista è stato per molti anni firma del Corriere della Sera. Autodidatta di formazione, è noto in special modo per i suoi racconti intrisi di sottile umorismo e profonda compassione. Vinse nel 1954 il «Premio Bagutta», nel 1958 il «Premio speciale Viareggio» e nel 1961 «Il Premiolino», uno dei più importanti riconoscimenti giornalistici italiani. Oltre alla narrativa e al giornalismo, ha scritto per cinema, teatro e televisione. Nella sua vasta produzione una menzione va fatta al libro L’oro di Napoli (1947), scelto da Vittorio De Sica per la realizzazione dell’omonimo film. Dell’autore Polidoro editore ha pubblicato San Gennaro non dice mai no, Gli alunni del tempo e Coraggio, guardiamo, A Milano non fa freddo.
Le bellissime di Giuseppe Marotta è il titolo numero ventuno della collana AltroParallelo