Mandopera di Diamela Eltit
L’anonimo dipendente di un supermercato racconta le sue giornate tra i corridoi e gli scaffali, descrive il feticismo delle merci, il controllo sui corpi, gli effetti inesorabili di un mondo dove tutto si vende e si compra.
Ad accompagnarlo ci sono altre voci, più riconoscibili: Isabel, Gloria, Enrique, Gabriel, Sonia, Andrés, Pedro, conviventi forzati di uno spazio che non può dirsi casa, dove l’empatia della condivisione è soppiantata dalle logiche ciniche della sopravvivenza, dove ciò che conta è la tirannia del contratto, l’oscenità del turno, il licenziamento di massa, l’occhio implacabile del supervisore; dove il corpo è l’ultimo vestigio di un’irreversibile degradazione.
Manodopera offre una cruda, eppure profondamente realistica, lettura del sistema di produzione neoliberale, interpretando in filigrana le sue perversioni.
Con una prosa visionaria, incalzante, allegorica, Diamela Eltit immerge il lettore in un universo estremo capace di incarnare le molteplici sfumature della violenza, della degenerazione e dello svilimento del mondo del lavoro.
Chiudo l’occhio. Sbatto le palpebre. Lo faccio più e più volte fin quando non recupero la visuale. E ritrovo il mio meraviglioso sorriso, questa presenza, il movimento armonico delle mie mani. Che ve ne pare? Ho ripreso il pieno possesso. Col mio corpo che mi sta appiccicato (come una seconda pelle) mi muovo all’interno del supermercato. Mi addentro nelle sue viscere.
Proseguo deciso.
E sì, cara mia. Fino al midollo.
DIAMELA ELTIT (Santiago, 1949), cilena di origini palestinesi, è la più importante scrittrice del panorama latinoamericano contemporaneo. La forza della sua proposta letteraria, la coerenza del suo universo narrativo e
performativo, l’acuta critica al neoliberalismo e al regime dittatoriale di Pinochet, rendono la sua vasta produzione, narrativa e saggistica, un riferimento fondamentale per riflettere sul mondo contemporaneo.
Tre delle sue opere (Lumpérica, 1983; El cuarto mundo, 1988; Los vigilantes, 1994) sono state inserite nella lista dei 100 migliori romanzi in lingua spagnola degli ultimi 25 anni, dall’autorevole rivista colombiana Semana. Il suo ultimo romanzo, Sumar (2018), è stato insignito del «Premio de Narrativa José María Arguedas», dalla prestigiosa istituzione culturale cubana Casa de las Américas. Nel 2018 è stata insignita del «Premio nazionale di letteratura». I suoi lavori sono stati tradotti in inglese, francese, finlandese, portoghese, italiano e greco.
Traduzione di LAURA SCARABELLI
Manodopera di Diamela Eltit è il titolo numero sei della nostra collana I Selvaggi.
Rassegna stampa
3 novembre 2020 Mar dei Sargassi
4 novembre 2020 Il Paratesto
16 novembre 2020 Il Rifugio dell’ircocervo
27 novembre 2020 Internazionale
29 novembre 2020 Il Manifesto
07 dicembre 2020 Eroica Fenice
09 dicembre 2020 Lucia Libri
09 dicembre 2020 The bookadvisor
13 dicembre 2020 Linkiesta
14 dicembre 2020 L’indiscreto, Classifiche di qualità
15 dicembre 2020 Minima & Moralia
16 dicembre 2020 Pagina 3 Radio
17 dicembre 2020 Pagina 3 Radio 3
28 dicembre 2020 L’indiependente
30 dicembre 2020 Sul Romanzo
2 gennaio 2021 Robinson La Repubblica
4 gennaio 2021 La Repubblica
Gennaio 2021 Blow up
18 gennaio 2021 Altri Animali
16 aprile 2021 Senza Filtro
18 aprile 2021 Collettiva
24 maggio 2021 Esquire
3 agosto 2021 Grado Zero
19 novembre 2021 Il Libraio, Premio iila
21 novembre 2021 Il manifesto, Premio iila
Contenuti extra
20 novembre 2020 Diamela Eltit in diretta con Laura Scarabelli e Adriano Corbi sul canale YouTube di Andrea Pennywise.
10 novembre 2020 Emilia Perassi e Laura Scarabelli in diretta con la libreria Tempo Ritrovato Libri.