Ragazze morte di Selva Almada
Argentina, anni ’80. Tre adolescenti vengonouccise, ma i loro assassini non vengono mai identificati o puniti. Selva Almada si mette alla ricerca della verità e denuncia una realtà inquietante: il femminicidio è un problema sociale sistemico, che ha radici profonde nella cultura e nella politica.
Attraverso le storie di María Luisa Quevedo, Sarita Mundín e Andrea Danne, Selva Almada si immerge nel problema della violenza di genere con un romanzo testimoniale – nello stile di A sangue freddo di Truman Capote o Hiroshima di John Hersey –, per dare attenzione alla catastrofe attuale che sono i femminicidi. Lontano dalla cronaca poliziesca, questa è una storia intima, una sorta di negativo dell’autobiografia di una giovane donna che guarda altre donne giovani, in una società in cui la misoginia e la violenza sono ancora una questione quotidiana. Almada costruisce una cronaca di potenza inaudita, gettando luce, catturando l’invisibile e illuminando una nuova strada nella narrativa giornalistica, in un viaggio allucinante nell’inferno del femminicidio.
Ragazze morte, oltre che necessario, è letteratura in stato di grazia.
Luis Martín, EL PAÍS
SELVA ALMADA Scrittrice, poeta e attivista femminista argentina, è una delle nuove voci letterarie più importanti dell’America Latina. Le sue opere sono state paragonate a quelle di William Faulkner, Carson McCullers, Flannery O’Connor e Juan Carlos Onetti. Il suo primo romanzo, El viento que arrasa, è stato un successo di critica e best-seller e nel 2019 ha vinto il First Book Award dell’Edinburgh International Book Festival. È stata finalista al Premio Rodolfo Walsh (Spagna) con la cronaca Chicas Muertas (2014) e finalista al Premio Tigre Juan (Spagna) con il suo romanzo Ladrilleros. Nel 2022 è apparso in Italia per Rizzoli Non è un fiume, vincitore del XV Premio IILA-Literatura 2023 e selezionato nel 2024 nella rosa dei candidati dell’International
Booker Prize.
Traduzione di GIULIA ZAVAGNA
Ragazze morte di Selva Almada è il titolo numero ventiquattro della nostra collana I Selvaggi.